Voglio dire, uno ci pensa a come organizzare il suo futuro. Magari ci pensa tardi, lo fa senza nemmeno dargli tanto peso, immagina lievemente un futuro diverso dalla realtà in cui si trova anche solo per cercare di migliorarsi, senza crederci davvero tanto che ci riuscirà, per non incorrere nella frustrazione di un eventuale fallimento.
Che poi alla fine la perseveranza ti porta a trionfare su tutto, ti da la spinta, la carica, l'energia, il senso delle cose.
Certo, se non hai a che fare con l'Italia e il dedalo di esercizi pubblici atti a farti passare la voglia, pure, di aprire una kebabberia.
Tutto è cominciato un freddo giorno di dicembre quando, il nostro, ha deciso che è l'ora di mettere un maiale “in casa” (lo metto fra virgolette in modo che si capisca che io, in casa, no ci voglio più bestie. Al massimo il cane, tutto il resto deve rimanere fuori ed essere, possibilmente, un arrosto che cresce. Tipo, i gatti infilateveli nel culo).
E quindi sorge spontaneo domandarsi: come si mette un maiale “in casa”?
Che documentazione serve, per non farsi sommergere da multe, denunce, sentenze di omicidio colposo plurimo premeditato con l'aggravate della tortura?
Non lo so, ecco perché vado nel comune di appartenenza del terreno e domando “salve, vorrei mettere uno o più maiali. Ho bisogno di alcune informazioni, posso chiedere a voi?”
Ovviamente no, perché figuriamoci se in un Comune sul cui territorio si estendono un 90% di vivai ed allevamenti hanno idea di come cosa e perché si faccia a mettere un maiale in giardino.
Mi invitano a provare a sentire alla Coldiretti, che ora si chiama CIA.
Sicchè niente, vado alla Cia e dopo avere chiaccherato amabilmente con una incompetente cronica, incapace di darmi una qualsiasi informazione utile e, anzi, avermi fatto incazzare perché se avevo voglia di chiacchere da bar andavo a bere due spritz, invece di starmene in un ufficio chiuso che puzza di merda rancida a sentirmi dire cazzate su cazzate dato che, probabilmente, si vergognava a dirmi che non sapeva nemmeno di cosa si parlava capisco che è il caso di rivolgersi all USL, visto che in Comune mi hanno detto di provare a sentire anche li.
Bene.
Ormai era chiusa, sicché ci torno la mattina dopo.
Entro, porta a ferro battuto marcio con vetro, tutta rotta e scassata che si apre male e si chiude anche peggio. Ad accogliermi due vecchie stronze, una che non si alza da sedere e, anzi, fa finta di spippolare al pc appena entro e l'altra che malamente mi saluta e mi accompagna all'ufficio preposto.
Povera cucciola, deve lavorare 6 ore la mattina della vigilia. È giusto che sia indignata. Peccato che i mi zii erano in fabbrica, sennò li chiamavo e si bordava tutti insieme.
Stupida vecchia donna grassa di bile e mota. Spero gli venga una turbodiarrea improvvisa mentre tiene un comizio all'asilo.
Entro, mi siedo, mi accoglie una tizia anche simpatica dai, vestita come in una puntata di romanzo criminale. Ci mancava il telefono a cornetta e si chiudeva il cerchio.
Ero insieme ad un mio amico, quindi ho un testimone.
Il clou del dialogo è stato:
io: “ok, quindi, considerando il terreno e il tipo di allevamento allo stato brado io, tecnicamente, quanti maiali potrei mettere? So che ci sono dei mq da rispettare ad animale perché sia tutto a posto”
lei: “eh no, quanti ne vuoi mettere me lo devi dire te”
Spento.
Occhi vitrei, il mio amico che sbava interdetto, io che voglio solo alzarmi ed andare via.
Tutto il resto del dialogo, prima e dopo l'epicità di un “comma 22” è stato solo un susseguirsi di frasi ripetute fino alla noia, risposte tutte identiche al fine di annichilirmi e farmi andare via.
E, in effetti, ha funzionato.
Cosa ho capito?
Che devo fare il cazzo che mi pare. Appena sono pronto devo metterli e andare a denunciarli all'USL, presentando un prospetto.
Se tutto torna, i maiali stanno bene e i vicini non scassano la minchia nessuno ti si incula.
Altrimenti vanno spostati.
That's businnes, all abusivo.
Welcome to the italy.
E ricorda: per fare le cose per bene, non parlarne con nessuno e tieni il fucile carico.
Bienvenidos amigos!!
como estas!!??
todo bien!
Vale.
Andiamo avanti, tanto ne io ne voi sapete lo spagnolo e CIAMAAICINAIEHHEHHHEMAIHCVUIANVIO!!!!
MIO DIO, LA NUOVA PUNTATA DI BRAAUIDFUTIMEEW!!!!
SIAMO CARICHI???
SIAMO SOPINI????
SIAMO PUFFI???
no, tutti unicorni. Sto facendo un gioco online dove posso comprare un unicorno ma non ho abbastanza soldi. Ti rendi conto, sono povero anche nella realtà virtuale.
SIIIIIIIIIIIIIIIIII, è natale è natale!!!
chissene, siete pronti per l'ultimo dell'anno?
Chissenefrega!!!
ahahaha ci siete cascati eh? Davvero pensavate che potesse fregarmene qualcosa?
Che vi ha portato babbo nachele??
ahahahah di nuooooooooovoo!!! non ci credo, oggi cascate in tutti gli scherzi.
Ma bando alle pance, non è aprile, siamo seri!
Ecco a voi la raccolta dei migliorei articolieai della saettttimaneaea:
rubrica: scemo chi legge.
E dai, ahahhaha altro punto per me!
Rubrica: lavoro.
Leggi il trafiletto iniziale. Per il resto che dire, monto condizionatori. Non ho ancora cambiato lavoro e guadagno quel tanto che basta da permettermi di bere spritz a profusione. Stranamente ho abbandonato lo jegher.
Rubrica: marketing.
Economicamente parlando ripartire le forze in più progetti ha dei pro e dei contro. I pro sono che se va male uno ne hai altri di scorta, i contro sono che hai le energie disperse su più strade e non riesci a concentrarti bene su tutte.
E sto solo parlando a caso, in realtà non ho idea di come funzioni e di come sia considerato il tutto.
Quello che so è che improvvisarsi in un lavoro, qualunque esso sia, è controproducente, stupido et inutile.
Esempio pratico:
commercianti che organizzano una festa e pensano di riuscire non solo a gestire (male) il proprio negozio ma anche di sistemare i banchi in modo ottimale, sfruttare le risorse che hanno ecc ecc. scusate questo discorso mi sta annoiando, quello che voglio dire è che vi dovete ammazzare. Se non sapete fare le cose spendete 100 euro in più, coglioni, e fatele fare per bene a chi sa. Non fate gli improvvisati cazzoni “sotuttoio” che poi viene una merda.
Rubrica: regali di natale.
Vedo bidoni vuoti quindi sono piaciuti.
Rubrica: perzone falze.
Partendo dal presupposto che faccia ridere già il titolo visto che, in italiano corretto, sarebbe “persone false” (lo dico soprattutto per te che di italiano sai solo i sagrati) sarebbe proprio il caso di spendere qualche parola sul mio nuovo profilo “isgaad”. E lo farei più che volentieri, se non fosse che ormai ho finito lo spazio da dedicare alle news.
DaVVERO un peccato guarda, dopo un bella esplosione di freschezza in questo quotidiano mensile che esce a settimane molto alterne del ca... spita.
Chiedo scusa ai miei due fan, che ormai conosco personalmente, ma purtroppo tra lavori vari, maiali, profilo falZo, progetti, libro stramaledetto che non trovo ispirazione per finirlo, teatro e canto non ho il cervello per dare epicità alla mia scrittura.
Infatti questa è una puntata fiacca.
No, non è vero e anche se lo fosse fanculo.
In ogni caso dovevo per forza raccontarvi delle megere. Ah, si, erano tutte donne.
Devo dire la mia?
Meglio di no vai.
Au revuà, alle prossime news che, promesso, saranno nel più breve tempo possibile.
Bwaffete, the director e signore deus tuo.