Buonasera poliedrici ascoltalettori di bwaffetime, l'indisciplinato relatore delle principali notizie apparse durante la settimana nel vostro (si fa per dire) Water Closet Journal.
Siamo qui in questa uggiosa giornata a mirar lo cielo tutto jovandosi de lo suo bubbolio lontano, ma neanche tanto, che accompagna con musica naturale il nostro andirivieni casistico e ci domandiamo se la prima puntata di questo nuova stagione riuscirà ad essere all'altezza delle precedenti.
Riusciremo a soddisfare il fine palato dei nostri fan?
Deluderemo le aspettative di coloro che da tempo immemore (un mesetto) ci seguono seppur facendo finta che non esistiamo e, talvolta, negando l'evidenza?
Sapremo cogliere il frutto della musa che ci ispira o proporremo una marea di sciocche & puerili argomentazioni atte ad igienizzarsi il deretano poscia l'espletamento di funzioni corporali?
Ma soprattutto: ce ne frega davvero qualcosa?
Apriamo le danze, quindi, in questo ottimistico 2016!
Certo, era possibile scrivere qualcosa prima di oggi ma, complice l'abuso di pandori, ci è stato impossibile.
Dopo l'ultimo aggiornamento, in occasione del giorno di natale, abbiamo deciso di rinnovare il nostro programma inserendo cose nuove e migliorate. Scherzo, non è vero.
Rubrica: natale.
Il natale, come tutti bene sapete, è quella festa che si festeggia una volta l'anno in cui si assiste ad una febbrile ricerca di ninnoli e ammennicoli vari da offrire a chi si ha intorno al mero scopo di perseguire una atavica dimostrazione di affetto attraverso l'elargizione di doni, talvolta più che inutili. Per alcuni è un giorno meraviglioso, per altri solo una stupidaggine a pari merito con san valentino, altra meravigliosa festa di cui parleremo più avanti.
Per taluni, infatti, natale altro non è se un ansiolitica ricerca di un dono atto a soddisfare le brame altrui solo per perseguire un insegnamento protrattosi nel tempo al grido di “dai qualcosa” e non “dimostra il tuo affetto”, cosa che puoi fare ogni giorno.
Ma dove voglio arrivare?
Da nessuna parte, figuriamoci, per me il natale è solo un grande spreco di elettricità e abeti. Ma abbiamo qui con noi Dementios, il nostro repper ufficiale che si è gentilmente offerto per scrivere qualcosa su questo giorno così importante, per gli altri, e di cui proponiamo la versione a cappella:
Quando penso al natale
mi viene da vomitare
sarà il buono dentro di me
che cerca di uscire
ma io stringo i denti
e regalo sorrisi
in attesa di avere qualcosa
di più materiale
tipo un pugno.
E la palla di natale
gira e rigira riflettendo gli aghi di pino
finto
come tanti pensieri sul futuro
finti
nell'attesa di una grande festa internazionale
qualche botto e un lista di promesse da non mantenere
per partire alla grande fin dal primo giorno
che non bisogna perdere tempo o si perdono i pesci d'aprile.
Grazie Dementios, il tuo contributo è stato prezioso.
Di niente, ci mancherebbe. Per me è una grande gioia partecipare al bwaffetime, yò!
Dì un altra volta “yò” e prendo l'ascia, ti faccio a pezzi e ti spargo in padule. Hai capito?
y.. yes!
Ma dicci qualcosa di te, come ti chiami, da dove vieni, quali sono i tuoi sogni, hai altri progetti in corso?
Beh, si ho un altro testo sempre sul natale, mi chiamo
ma chissene frega di chi sei! Manda sto testo e andiamo avanti, regia.
Sei cosi nervoso che ti viene da vomitare
ma e natale ma e natale
sorridi a denti stretti non ti agitare
è natale è natale
lascia fuori dalla porta le preoccupazioni
che quando arriva il grassone
chiama gli elfi
e te li fa impacchettare
è natale e tutto sotto l'albero ti devi infilare!
Felice giorno del varietà religioso
scelto a caso per la nascita di un romanzo a puntate
come quelle che prendi dai parenti
all'atto di abbracciarti e ricordarti quanto sei stronzo
sempre single con sogni inutili a mezz'aria
prendine uno e sbattilo a terra
quella è la tua strada.
È natale è natale
devi mangiare
è natale è natale
vestiti bene
è natale è natale ma chi cazzo te lo fa fare
prendi lo zaino e mettici dentro un vaffanculo
cosi non avrai nostalgia di casa
parti per un lungo viaggio fino all'autogrill più vicino
prendi un caffè senza zucchero
un amaro e una tazza di brodo
fai il pieno e poi
datti fuoco.
Tanti auguri di buone feste
è natale è natale
cantiamo tutti in coro sbattendo le teste
è natale è natale
io che ho sempre preferito arlecchino
costretto a festeggiare il natale di un santo bambino!
È natale è natale!
È natale è natale!
È natale!
E dopo il doveroso inno nazionale da dedicare a questo fantastico giorno andiamo direttamente ad occuparci del capodanno.
Questo anno, a differenza degli altri, l'ho passato lavorando. Voglio dire, almeno due giorni l'anno fatemi lavorare, no!?
Quindi 30 e 31 li ho passati in giro per lavoro, salvo poi andare a cena a casa a fare il soprammobile a causa della stanchezza e di una lieve contrattura muscolare che mi impediva l'uso del braccio destro.
Ho giocato anche a just dance.
Rubrica: alcool.
Bere può fare bene, se fatto con moderazione. Quando, però, se all'atto di bere l'ultimo bicchierino, prima di tornare a casa, senti una lieve sensazione di bruciore come se stesse scorrendo della lava incandescente nel tuo esofago allora forse, e dico forse, è il caso di rivedere le tue abitudini e abbandonare lo jegher per un po'.
Ripeti dopo di me: Io ho un problema con l'alcool.
Il primo passo è ammetterlo, il secondo smettere di bere superalcolici.
Da oggi solo birra.
Rubrica: compleanno.
Come se non fossero sufficienti natale, san valentino e capodanno c'è anche un altro giorno durante i 365 (o 366 come quest'anno) giorni che compongono l'anno a cui cercare di ovviare: il tuo compleanno.
I quattro (giorni) dell'apocalisse che accompagneranno per sempre la tua vita.
La vivo bene, vero?
Ma torniamo a noi:
parlando in forma personale dovete sapere che io amo il mio compleanno. Adoro il numero del mio giorno, il mio mese e il mio segno. Mi piace festeggiare e vivo per il giorno in cui riuscirò ad organizzare un grande falò sotto la neve con tutti a cantare e suonare, ballare, bere e folleggiare.
Nel frattempo mi accontento di ricevere sms di auguri.
Come ogni singolo anno, però, casco sempre nell'errore di dire “vabbé dai, organizzo una cena” e arrivo al giorno fatidico maledicendo il creato tutto e chi ha inventato la ricorrenza suddetta.
Al grido infame di “ti faccio sapere”, infatti, mi è impossibile prenotare quantomeno dove vorrei andare in un tempo utile atto a trovare posto costringendomi, poi, ad ovviare con altre opzioni che non siano andare a cena fuori, tipo che poi uno dice “faccio la cena a casa e risolvo i problemi”.
Povero stolto.
Insomma, per farla breve ho cambiato idea tre volte e, visto che a nessuno andava bene nemmeno una cena gratis a casa mia, allora ho prenotato in un ristorante di lusso.
Io odio il mio compleanno (cit. puffi).
Rubrica: affari esteri.
Si ha un ben dire di viaggi all'estero per andare a lavorare.
Ora, io non ho assolutamente niente in contrario con chi segue questa idea e, anzi, mi trovo spesso a spronare chi vuole farlo. Sono più che consapevole della probabilità che ha un giovane di trovare lavoro e crescere esponenzialmente alla proprie capacità lavorative. Quello che non capisco è perché se non sai nemmeno l'italiano tu debba andare a Londra a fare il lavapiatti per 500 euro al mese, quando puoi farlo benissimo anche qui.
Poi, per carità, fai bene perché è comunque un esperienza, se lo fai abbastanza a lungo puoi anche avere una pensione estera che tutto fa, visto che qui non la vedrai mai, e in ogni caso andarsene da casa è sempre una bella cosa.
Va bene tutto.
Ma non mi devi rompere il cazzo.
Non fare come un qualsiasi cerebroleso estremista con un idea sua.
Se mangi alghe morte perché ti dispiace che ammazzino animali va bene ma sono cazzi tuoi. Se credi in un qualsiasi dio va bene, credici. Se ti piace girare con uno scolapasta in testa perfetto, ti stimo, fallo, alla grande. Se ti piace leccare i piedi vai, trova a chi gli piace. Ma non mi devi rompere i coglioni.
Io all'estero non ci vengo.
Io all'estero non ci vado.
Non mi interessa andare all'estero.
E, anche se mi interessasse, non ci vado perché ho 30 anni, 50 euro in tasca e due tartarughe di terra di 3 mesi da accudire.
Se devo andare a giro per il mondo a fare il punkabbestia, per quanto mi attragga, preferisco rimanere qui a combattere le mie battaglie.
Quali sono?
Guarda, ce ne è una che mi sta parecchio a cuore e si chiama un camion con rimorchio di cazzi mia.
Pronto? Aah Giadalberto, buongiorno! Dimmi tutto.
ah.. ho rotto le palle eh? Ok, butto la dispensa del Dr Cacacazzosky e vado avanti.
Rubrica: business.
Un idea è ottima fintanto che segui le linee guida. Dopodiché diventa solo un immenso cumulo di merda.
Mi spiego meglio.
Se, come spesso accade, chi ha un ingente somma di danaro da investire decide di fregiarsi del titolo di imprenditore e aprire un locale notturno e si da delle regole che poi non rispetta, allora possiamo dire che rovina tutto. Se io, sempre a titolo di esempio eh, vado in un locale notturno dove, all'atto di entrare, mi dicono “guarda, il locale è pieno e bisogna attendere che esca qualcuno” io penso cavolo, questo si che è un locale giusto e ben gestito, sicuramente ci tornerò.
Se, però, quando mi fai entrare non riesco nemmeno a trovarmi le mani da quanta gente c'è dentro allora può forse significare che non mi vedrai mai più, nemmeno per andare da un altra parte li vicino.
Ma questa è solo la mia personale opinione e, come sapete, noi del bwaffetime aborriamo il singolo giudizio. Scriveteci, quindi, e diteci la vostra personale opinione!
Basta scrivere a Bwaffete, fra, su feisbuc o all'indirizzo mail che vi dirà Giadalberto chiamando il numero in sovra impressione.
Rubrica: futilità.
Ho testato la gioia incommensurabile di utilizzare l'aspirapolvere sul mio tappeto. Si, in camera ho un tappeto, problemi?
È bello, enorme, nero come la vita e pelosissimo.
La nina lo adora e non perde occasione di dimostrarmelo rotolandoci sopra, da qui la necessità di pulirlo spesso. Inoltre chiunque entri in camera mia si sente in diritto di camminarci sopra con le scarpe, facendomi imbestialire, e non perde occasione per domandarmi “quante volte ci hai scopato sopra, porcellone?” quando, in realtà, da quando ce l'ho la mia vita sessuale ha subito una brusca frenata.
Dovrei disfarmene?
Probabilmente si.
Rubrica: regali di compleanno.
Dove sono?
No, sul serio, dove diavolo sono!??!!?!
scherzo ovviamente. Ho ricevuto ben tre paia di calzini!
Di lana che, quindi, non userò mai a meno che non voglia lessarmi il piede.
Poi due paia di mutande, la bellezza di 50 euro e due fucili gentilmente offerti dal nonno di cui uno ad avancarica che non vedo l'ora di provare per lussarmi la spalla.
Sarà fantastico.
Rubrica: rivelazioni.
Mercoledì, con buona probabilità, sarò a Roma per un colloquio mentre giovedì sarò a Pescia, sempre per un colloquio.
Cosa c'entra?
Niente, era per dire qualcosa di vero in questa marea di scempiaggini.
E ci congediamo così, lasciandovi l'amaro in bocca e una lieve sensazione di disgusto nel cervelletto. Ora vado a mettermi le lenti e a tirare con l'arco ai miei sogni per vedere se riesco a beccarne uno e scuoiarlo mentre ancora respira.
Sigla Sam, suonala ancora.
Ti è piaciuta la puntata?
Fammelo sapere!
Scrivi qui sotto, scrivi in privato o condividi.
Siamo qui in questa uggiosa giornata a mirar lo cielo tutto jovandosi de lo suo bubbolio lontano, ma neanche tanto, che accompagna con musica naturale il nostro andirivieni casistico e ci domandiamo se la prima puntata di questo nuova stagione riuscirà ad essere all'altezza delle precedenti.
Riusciremo a soddisfare il fine palato dei nostri fan?
Deluderemo le aspettative di coloro che da tempo immemore (un mesetto) ci seguono seppur facendo finta che non esistiamo e, talvolta, negando l'evidenza?
Sapremo cogliere il frutto della musa che ci ispira o proporremo una marea di sciocche & puerili argomentazioni atte ad igienizzarsi il deretano poscia l'espletamento di funzioni corporali?
Ma soprattutto: ce ne frega davvero qualcosa?
Apriamo le danze, quindi, in questo ottimistico 2016!
Certo, era possibile scrivere qualcosa prima di oggi ma, complice l'abuso di pandori, ci è stato impossibile.
Dopo l'ultimo aggiornamento, in occasione del giorno di natale, abbiamo deciso di rinnovare il nostro programma inserendo cose nuove e migliorate. Scherzo, non è vero.
Rubrica: natale.
Il natale, come tutti bene sapete, è quella festa che si festeggia una volta l'anno in cui si assiste ad una febbrile ricerca di ninnoli e ammennicoli vari da offrire a chi si ha intorno al mero scopo di perseguire una atavica dimostrazione di affetto attraverso l'elargizione di doni, talvolta più che inutili. Per alcuni è un giorno meraviglioso, per altri solo una stupidaggine a pari merito con san valentino, altra meravigliosa festa di cui parleremo più avanti.
Per taluni, infatti, natale altro non è se un ansiolitica ricerca di un dono atto a soddisfare le brame altrui solo per perseguire un insegnamento protrattosi nel tempo al grido di “dai qualcosa” e non “dimostra il tuo affetto”, cosa che puoi fare ogni giorno.
Ma dove voglio arrivare?
Da nessuna parte, figuriamoci, per me il natale è solo un grande spreco di elettricità e abeti. Ma abbiamo qui con noi Dementios, il nostro repper ufficiale che si è gentilmente offerto per scrivere qualcosa su questo giorno così importante, per gli altri, e di cui proponiamo la versione a cappella:
Quando penso al natale
mi viene da vomitare
sarà il buono dentro di me
che cerca di uscire
ma io stringo i denti
e regalo sorrisi
in attesa di avere qualcosa
di più materiale
tipo un pugno.
E la palla di natale
gira e rigira riflettendo gli aghi di pino
finto
come tanti pensieri sul futuro
finti
nell'attesa di una grande festa internazionale
qualche botto e un lista di promesse da non mantenere
per partire alla grande fin dal primo giorno
che non bisogna perdere tempo o si perdono i pesci d'aprile.
Grazie Dementios, il tuo contributo è stato prezioso.
Di niente, ci mancherebbe. Per me è una grande gioia partecipare al bwaffetime, yò!
Dì un altra volta “yò” e prendo l'ascia, ti faccio a pezzi e ti spargo in padule. Hai capito?
y.. yes!
Ma dicci qualcosa di te, come ti chiami, da dove vieni, quali sono i tuoi sogni, hai altri progetti in corso?
Beh, si ho un altro testo sempre sul natale, mi chiamo
ma chissene frega di chi sei! Manda sto testo e andiamo avanti, regia.
Sei cosi nervoso che ti viene da vomitare
ma e natale ma e natale
sorridi a denti stretti non ti agitare
è natale è natale
lascia fuori dalla porta le preoccupazioni
che quando arriva il grassone
chiama gli elfi
e te li fa impacchettare
è natale e tutto sotto l'albero ti devi infilare!
Felice giorno del varietà religioso
scelto a caso per la nascita di un romanzo a puntate
come quelle che prendi dai parenti
all'atto di abbracciarti e ricordarti quanto sei stronzo
sempre single con sogni inutili a mezz'aria
prendine uno e sbattilo a terra
quella è la tua strada.
È natale è natale
devi mangiare
è natale è natale
vestiti bene
è natale è natale ma chi cazzo te lo fa fare
prendi lo zaino e mettici dentro un vaffanculo
cosi non avrai nostalgia di casa
parti per un lungo viaggio fino all'autogrill più vicino
prendi un caffè senza zucchero
un amaro e una tazza di brodo
fai il pieno e poi
datti fuoco.
Tanti auguri di buone feste
è natale è natale
cantiamo tutti in coro sbattendo le teste
è natale è natale
io che ho sempre preferito arlecchino
costretto a festeggiare il natale di un santo bambino!
È natale è natale!
È natale è natale!
È natale!
E dopo il doveroso inno nazionale da dedicare a questo fantastico giorno andiamo direttamente ad occuparci del capodanno.
Questo anno, a differenza degli altri, l'ho passato lavorando. Voglio dire, almeno due giorni l'anno fatemi lavorare, no!?
Quindi 30 e 31 li ho passati in giro per lavoro, salvo poi andare a cena a casa a fare il soprammobile a causa della stanchezza e di una lieve contrattura muscolare che mi impediva l'uso del braccio destro.
Ho giocato anche a just dance.
Rubrica: alcool.
Bere può fare bene, se fatto con moderazione. Quando, però, se all'atto di bere l'ultimo bicchierino, prima di tornare a casa, senti una lieve sensazione di bruciore come se stesse scorrendo della lava incandescente nel tuo esofago allora forse, e dico forse, è il caso di rivedere le tue abitudini e abbandonare lo jegher per un po'.
Ripeti dopo di me: Io ho un problema con l'alcool.
Il primo passo è ammetterlo, il secondo smettere di bere superalcolici.
Da oggi solo birra.
Rubrica: compleanno.
Come se non fossero sufficienti natale, san valentino e capodanno c'è anche un altro giorno durante i 365 (o 366 come quest'anno) giorni che compongono l'anno a cui cercare di ovviare: il tuo compleanno.
I quattro (giorni) dell'apocalisse che accompagneranno per sempre la tua vita.
La vivo bene, vero?
Ma torniamo a noi:
parlando in forma personale dovete sapere che io amo il mio compleanno. Adoro il numero del mio giorno, il mio mese e il mio segno. Mi piace festeggiare e vivo per il giorno in cui riuscirò ad organizzare un grande falò sotto la neve con tutti a cantare e suonare, ballare, bere e folleggiare.
Nel frattempo mi accontento di ricevere sms di auguri.
Come ogni singolo anno, però, casco sempre nell'errore di dire “vabbé dai, organizzo una cena” e arrivo al giorno fatidico maledicendo il creato tutto e chi ha inventato la ricorrenza suddetta.
Al grido infame di “ti faccio sapere”, infatti, mi è impossibile prenotare quantomeno dove vorrei andare in un tempo utile atto a trovare posto costringendomi, poi, ad ovviare con altre opzioni che non siano andare a cena fuori, tipo che poi uno dice “faccio la cena a casa e risolvo i problemi”.
Povero stolto.
Insomma, per farla breve ho cambiato idea tre volte e, visto che a nessuno andava bene nemmeno una cena gratis a casa mia, allora ho prenotato in un ristorante di lusso.
Io odio il mio compleanno (cit. puffi).
Rubrica: affari esteri.
Si ha un ben dire di viaggi all'estero per andare a lavorare.
Ora, io non ho assolutamente niente in contrario con chi segue questa idea e, anzi, mi trovo spesso a spronare chi vuole farlo. Sono più che consapevole della probabilità che ha un giovane di trovare lavoro e crescere esponenzialmente alla proprie capacità lavorative. Quello che non capisco è perché se non sai nemmeno l'italiano tu debba andare a Londra a fare il lavapiatti per 500 euro al mese, quando puoi farlo benissimo anche qui.
Poi, per carità, fai bene perché è comunque un esperienza, se lo fai abbastanza a lungo puoi anche avere una pensione estera che tutto fa, visto che qui non la vedrai mai, e in ogni caso andarsene da casa è sempre una bella cosa.
Va bene tutto.
Ma non mi devi rompere il cazzo.
Non fare come un qualsiasi cerebroleso estremista con un idea sua.
Se mangi alghe morte perché ti dispiace che ammazzino animali va bene ma sono cazzi tuoi. Se credi in un qualsiasi dio va bene, credici. Se ti piace girare con uno scolapasta in testa perfetto, ti stimo, fallo, alla grande. Se ti piace leccare i piedi vai, trova a chi gli piace. Ma non mi devi rompere i coglioni.
Io all'estero non ci vengo.
Io all'estero non ci vado.
Non mi interessa andare all'estero.
E, anche se mi interessasse, non ci vado perché ho 30 anni, 50 euro in tasca e due tartarughe di terra di 3 mesi da accudire.
Se devo andare a giro per il mondo a fare il punkabbestia, per quanto mi attragga, preferisco rimanere qui a combattere le mie battaglie.
Quali sono?
Guarda, ce ne è una che mi sta parecchio a cuore e si chiama un camion con rimorchio di cazzi mia.
Pronto? Aah Giadalberto, buongiorno! Dimmi tutto.
ah.. ho rotto le palle eh? Ok, butto la dispensa del Dr Cacacazzosky e vado avanti.
Rubrica: business.
Un idea è ottima fintanto che segui le linee guida. Dopodiché diventa solo un immenso cumulo di merda.
Mi spiego meglio.
Se, come spesso accade, chi ha un ingente somma di danaro da investire decide di fregiarsi del titolo di imprenditore e aprire un locale notturno e si da delle regole che poi non rispetta, allora possiamo dire che rovina tutto. Se io, sempre a titolo di esempio eh, vado in un locale notturno dove, all'atto di entrare, mi dicono “guarda, il locale è pieno e bisogna attendere che esca qualcuno” io penso cavolo, questo si che è un locale giusto e ben gestito, sicuramente ci tornerò.
Se, però, quando mi fai entrare non riesco nemmeno a trovarmi le mani da quanta gente c'è dentro allora può forse significare che non mi vedrai mai più, nemmeno per andare da un altra parte li vicino.
Ma questa è solo la mia personale opinione e, come sapete, noi del bwaffetime aborriamo il singolo giudizio. Scriveteci, quindi, e diteci la vostra personale opinione!
Basta scrivere a Bwaffete, fra, su feisbuc o all'indirizzo mail che vi dirà Giadalberto chiamando il numero in sovra impressione.
Rubrica: futilità.
Ho testato la gioia incommensurabile di utilizzare l'aspirapolvere sul mio tappeto. Si, in camera ho un tappeto, problemi?
È bello, enorme, nero come la vita e pelosissimo.
La nina lo adora e non perde occasione di dimostrarmelo rotolandoci sopra, da qui la necessità di pulirlo spesso. Inoltre chiunque entri in camera mia si sente in diritto di camminarci sopra con le scarpe, facendomi imbestialire, e non perde occasione per domandarmi “quante volte ci hai scopato sopra, porcellone?” quando, in realtà, da quando ce l'ho la mia vita sessuale ha subito una brusca frenata.
Dovrei disfarmene?
Probabilmente si.
Rubrica: regali di compleanno.
Dove sono?
No, sul serio, dove diavolo sono!??!!?!
scherzo ovviamente. Ho ricevuto ben tre paia di calzini!
Di lana che, quindi, non userò mai a meno che non voglia lessarmi il piede.
Poi due paia di mutande, la bellezza di 50 euro e due fucili gentilmente offerti dal nonno di cui uno ad avancarica che non vedo l'ora di provare per lussarmi la spalla.
Sarà fantastico.
Rubrica: rivelazioni.
Mercoledì, con buona probabilità, sarò a Roma per un colloquio mentre giovedì sarò a Pescia, sempre per un colloquio.
Cosa c'entra?
Niente, era per dire qualcosa di vero in questa marea di scempiaggini.
E ci congediamo così, lasciandovi l'amaro in bocca e una lieve sensazione di disgusto nel cervelletto. Ora vado a mettermi le lenti e a tirare con l'arco ai miei sogni per vedere se riesco a beccarne uno e scuoiarlo mentre ancora respira.
Sigla Sam, suonala ancora.
Ti è piaciuta la puntata?
Fammelo sapere!
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